NAPOLI - I fatti risalgono al 2 gennaio scorso a Torre del Greco. La donna aveva cercato sul motore di ricerca "come uccidere un bambino"
E' a processo la 41enne accusata di aver ucciso, il 2 gennaio scorso, il proprio figlio di 2 anni e mezzo sulla spiaggia di Torre Greco, in provincia di Napoli.
Nel corso di un colloquio con i familiari, la donna avrebbe confessato di essersi "tolta un peso dal petto": la sua paura era infatti che Francesco potesse essere autistico.
Ad incastrare la donna, accusata di omicidio premeditato ed aggravato, sarebbero anche alcune ricerche che le stessa avrebbe effettuato su Google con parole chiave "come uccidere un bambino" ed un altra relativa alla possibile condanna per un gesto così terribile. L'autopsia rivelò che il povero bimbo era morto per soffocamento e non, come sostenne inizialmente la donna nel tentativo di spostare l'attenzione, per annegamento nel corso di una rapina in spiaggia.