TURCHIA - Ma le scosse non si fermano: solo ieri, almeno 7 eventi di magnitudo tra 4 e 5
Continua lo sciame sismico dopo il potentissimo terremoto che ha devastato Turchia e Siria, provocando migliaia di morti. Dalla serata di ieri, come riporta l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, proseguono le scosse, di magnitudo superiore a 4,5, nella zona della Turchia orientale e del nord della Siria.
Solo ieri si sono contate ben 7 scosse di magnitudo compresa tra 4 e 5. Infinite quelle di energia inferiore.
Le autorità turche hanno aggiornato nuovamente il bilancio dei morti, che sono oltre 5.000. A cui si aggiungono migliaia di vittime in Siria. Ma la conta è in continuo aggiornamento. All’appello manca anche un italiano.
Si teme per un bilancio apocalittico anche perché, come detto, lo sciame prosegue.
E mentre iniziano ad arrivare i primi aiuti da tutto il mondo, l’Agenzia turca per la gestione dei disastri e delle emergenze comunica che solo in Turchia sono crollati oltre 5.000 edifici. Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha proclamato sette giorni di lutto nazionale in seguito ai due terremoti di 7,9 e 7,5 gradi della scala Richter che hanno colpito nell’arco di dodici ore dieci province del Paese: Kahramanmaras, Kilis, Diyarbakir, Adana, Osmaniye, Gaziantep, Sanlirurfa, Adiyaman, Malatya e Hatay.