CROTONE - 80 i superstiti: cadaveri in fila sulla spiaggia, ci sono ancora decine di dispersi
Naufragio questa mattina all’alba a pochi metri dalla costa nel crotonese. Un barcone con a bordo oltre 250 migranti, in arrivo da Iran, Pakistan e Afghanistan si è schiantato sugli scogli a causa del mare mosso e si è spezzato in due. La Guardia Costiera di Reggio Calabria ha inviato in zona due motovedette, provenienti da Crotone e Roccella Jonica, e un elicottero AW 139 dalla Base Aeromobili di Catania. Al momento sono state recuperate un totale di 80 persone vive – alcune delle quali sono riuscite a raggiungere la riva dopo il naufragio – e rinvenuti almeno 60 cadaveri lungo il litorale. Tra le vittime diversi bambini, tra cui un neonato. Il barcone era partito nei giorni scorsi da Smirne, in Turchia.
La Croce Rossa Italiana, Comitato di Crotone, è intervenuta a Cutro (Crotone) questa mattina, allertata dalla Prefettura, con ambulanze e mezzi, oltre 20 volontari, soccorritori e logisti che stanno dando supporto per il recupero dei superstiti tra cui ci sono adulti, nuclei familiari e bambini, e per il recupero delle vittime.
“Ancora un naufragio in Calabria a poca distanza dalle coste del crotonese e purtroppo si contano già decine e decine di morti. I primi ad intervenire sono stati gli uomini delle volanti di Crotone. Di fronte ai loro occhi una scena apocalittica, frammenti di imbarcazione sbattuti dalle onde sulla spiaggia ma soprattutto decine di corpi inanimati trasportati dal mare sino a dove si infrangono le onde. Nonostante il buio e il mare in burrasca immediato è stato il tentativo di togliere i naufraghi dal mare e di portarli tutti sulla subbia nella speranza che qualcuno fosse ancora vivo. Per molti purtroppo non vi è stato nulla da fare, solo per un ragazzo pare ci siano delle speranze, anche se la situazione è apparsa subito gravissima ed è appesa ad un filo”. Così in una nota il Sindacato autonomo di Polizia – Sap.“Anche in questa occasione- ha detto il segretario del Sap, Stefano Paoloni- gli uomini delle volanti di Crotone si sono prodigati senza risparmiare energia e temere il pericolo nel tentativo di salvare qualche vita. Una strage a cui va data non solo una risposta ma per la quale devono essere presi anche seri provvedimenti perché quanto visto oggi non accada mai più”.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime “il suo profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini. E’ criminale mettere in mare una imbarcazione lunga appena 20 metri con ben 200 persone a bordo e con previsioni meteo avverse. E’ disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del ‘biglietto’ da loro pagato nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro. Il Governo è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza. Si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di una immigrazione senza regole”. Così Palazzo Chigi in una nota.
“Il naufragio avvenuto al largo delle coste calabresi mi addolora profondamente e ci impone innanzitutto il profondo cordoglio per le vite umane spezzate. È una tragedia immane che dimostra come sia assolutamente necessario contrastare con fermezza le filiere dell’immigrazione irregolare, in cui operano scafisti senza scrupoli che pur di arricchirsi organizzano questi viaggi improvvisati, con imbarcazioni inadeguate e in condizioni proibitive. È fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze e che non vengano in alcun modo incoraggiate traversate che, sfruttando il miraggio illusorio di una vita migliore, alimentano la filiera dei trafficanti e determinano sciagure come quella di oggi”. Lo dichiara il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
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